“La madre di Cecilia”

È incredibile come la lettura del brano rispecchi la situazione che sta vivendo il mondo intero in
questi giorni e, in particolare, l’Italia. Ma non solo, perché anche il luogo in cui si svolge l’episodio è vicino a quello dove si è diffusa l’epidemia. Leggendo questo brano, mi è venuta in mente
un’immagine che ho visto qualche giorno fa in cui le bare, a causa dei troppi morti, vengono
trasportate dai mezzi militari fuori da Bergamo. Un’immagine straziante, atroce, terribile. Così
come è straziante il dolore che la madre di Cecilia prova per la morte di quest’ultima: la porta con
lei in braccio per poi salutarla per sempre. Manzoni riesce a trasmettere quelle sensazioni e quel
dolore grazie a una descrizione altamente poetica della donna, quasi come un angelo. La donna è
infatti descritta come avente un “dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava
un’anima tutta consapevole e presente a sentirlo”(righe 7-8). Una donna, quindi, che all’apparenza
può sembrare indifferente, ma che al suo interno porta un dolore indescrivibile: la morte della
figlia. L’uso di un narratore onnisciente, quasi come se fosse lì seduto a scrivere ogni particolare,
riesce a far immergere ancor di più il lettore nel brano grazie all’espressione diretta dei sentimenti
e dei pensieri che invadono la donna. Quest’ultima, dopo aver portato in braccio il corpo della
figlia, si avvicina a uno dei due monatti che cerca di prendere la bambina. La madre però vuole
poggiare il corpo sul carro con le sue mani: il monatto, pregno di rispetto e compassione, non si
oppone alla donna. Dopo aver rivolto le ultime parole al corpo inanime di Cecilia, la donna torna a
casa con l’altra figlia. “Stette a contemplare quelle così indegne esequie dalla prima, finché il carro
non si mosse, finché lo poté vedere; poi disparve” (righe 36-37). Considero fondamentale questa
parte del brano poiché leggendola sembra di rivedere la scena dei carri militari che trasportano le
bare. Chissà quanto lontano verrà portata Cecilia, chissà quanto lontano verranno portate le
migliaia di vittime e chissà chi, come la madre di Cecilia, ha potuto dare un ultimo saluto al proprio
familiare. Ma la morte di una figlia è impossibile da superare e la madre di Cecilia si lascia andare,
sperando in una vita migliore e senza sofferenza.